Uomo politico italiano. Militare nell'esercito sabaudo, combatté i
rivoluzionari francesi, passando poi nell'esercito inglese. Dopo la
Restaurazione tornò nelle file dell'esercito sardo come generale,
contribuendo nell'aprile 1821 alla disfatta delle forze costituzionali a Novara.
Dal 1822 al 1834 fu ministro degli Esteri e in tale veste rappresentò il
Regno di Sardegna al Congresso di Verona (1822). Dal 1834 al 1848 fu comandante
della divisione di Torino; nel 1848 fu nominato senatore (Chambery 1773 - Torino
1858).